IL MIO ROMANZO...

22 giugno 2012

CAPITOLO 1


-         Secondo te è meglio l’abito bianco o quello nero?
Fanny alzò lo sguardo sull’amica che le stava mostrando lo stesso abito in due tonalità differenti.
-         Uhm, fa lo stesso. – rispose annoiata.
Giada accostò l’abito bianco al suo corpo mentre si rimirava d’avanti allo specchio. – Questo mi piace da morire, ma secondo me il bianco mi ingrassa. Vuoi provarlo tu? – chiese allungandolo verso di lei.
Fanny lanciò un’occhiata al prezzo sul cartellino.
-         Stai scherzando?! Credi che spenderò tutti questi soldi per andare a una festa di cui non mi interessa niente con un ragazzo di cui mi interessa ancora meno?
-         Sì, lo credo. – Sally le piazzò in mano il vestito. – perchè, a meno che tu non ti dia malata, e ti ucciderei se lo facessi, a quella festa dovrai venirci. Quindi tanto vale essere carine. E a te il bianco sta da Dio.
Fanny si diresse riluttante verso il camerino. – Almeno la facciamo finita con questa soria – tagliò corto.
Venti minuti dopo stava pagando alla cassiera  una cifra pari all’affitto del loro appartamento.
-         Dai, Fanny. Non è mica la fine del mondo! – Giada tentò di minimizzare.
-         Stupido, stupidissimo ballo. – mormorò lei in tutta risposta, mentre uscivano dal negozio.
Di lì a qualche settimana ci sarebbe stato il diploma e lei, come Rappresentante d’Istituto, aveva proposto di organizzare una “Festa in bianco e nero” ispirata ai balli di fine anno americani.
Peccato che, nel pieno dei preparativi, il Consiglio d’Istituto l’aveva informata che, da brava Rappresentante, avrebbe  fatto da accompagnatrice al nuovo studente straniero che si era trasferito da poco nella loro scuola che (strano ma vero!) nonostante il suo spiccato fascino, non era riuscito a trovare una ragazza. Il Consiglio aveva pensato che mandarlo da solo sarebbe stato sconveniente e che il ragazzo avrebbe potuto sentirsi emarginato... e lei ci aveva rimesso.
In realtà, molto probabilmente, anche lei ci sarebbe andata da sola. Giada era stata invitata da un ragazzo di un altra sezione, mentre a lei, nessuno l’aveva chiesto.
A diciannove anni, Fanny aveva avuto ben poca esperienza con l’altro sesso. Seppure dotata di una particolare bellezza, i ragazzi tendevano ad evitarla; forse per la sua intelligenza - era la migliore della scuola, parlava perfettamente tre lingue, e  aveva un QI decisamente sopra la media – o forse semplicemente perchè non le interessavano le stesse cose che piacevano ai suoi coetanei. Non amava le feste, nè le discoteche nè tantomento lo shopping. Anche perchè non aveva mai potuto permetterseli.
I suoi genitori erano morti in un incidente d’auto quando aveva dodici anni e lei era cresciuta in una casa-famiglia. Lì aveva conosciuto Giada, che si trovava lì da molti anni perchè figlia di una eroinomane più volte arresta per furto e prostituzione.
Raggiunta la maggiore età le due avevano affitato due camere dello stesso appartamento e si erano trovate un lavoro serale per potersi mantenere gli studi.
Quando arrivarono a casa Fanny si chiuse in camera sua e tirò fuori l’abito dal sacchetto.
-         Stupido, stupidissimo ballo. – ripetè tra sè e sè. – E stupidissimo Roby!
A cosa diavolo servivano quel sorriso perfetto, quegli occhi profondi con le ciglia lunghe e quel fisico da urlo che si ritrovava se poi...non era capace nemmeno di trovarsi una donna da solo!   

2 commenti:

  1. Il secondo capitolo quando lo pubblicherai? E' semplicemente stupendo *o*

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  2. Vogliamo il secondoooo *___*
    è bellissimo! Complimenti!! :D

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