IL MIO ROMANZO...

11 giugno 2012

PROLOGO

Nella sala regnava un fastidioso brusio di voci scomposte. Quando il grande portone si spalancò, tutti si voltarono a guardare da quella parte. Apparve una donna,vestita di bianco. Il viso bellissimo, lo sguardo alto e fiero. Dalle sue spalle spuntava un enorme paio di ali dorate. Accanto a lei una guardia. Il volto imbarazzato, mentre la scortava; quella era una delle Sorelle, e mai era accaduto che una di loro venisse convocata per un udienza disciplinare nel Gran Tribunale di Mezzo.
L'angelo si fermò un attimo a guardarsi intorno. La sala, interamente di un bianco candido, era perfettamente circolare, e tutt'intorno alle pareti correvano delle panche per gli spettatori. Decine di uomini e donne erano voltati verso di lei. Alcuni facevano commenti sul suo conto con chi gli stava accanto, altri si limitavano invece a rivolgerle occhiate severe.
Attraversò l'intera sala sotto quegli sguardi accusatori, finché non si ritrovò davanti a quattro alti troni dorati. Sì udì un lieve fruscio, e lì si materializzarono tre donne; una era vestita di bianco, proprio come lei. Le altre, indossavano abiti neri e sulle loro schiene spiccavano enormi ali purpuree. Uno dei posti era vuoto. Il suo.
Nel Tribunale di Mezzo presenziavano entrambe le Specie. L'accusato veniva giudicato da entrambe le parti ed insieme, queste ultime, sceglievano la punizione da infliggere.
Sulla sala calò il silenzio. La donna alzò lo sguardo verso sua Sorella.
- Faith... - mormorò.
Lei evitò il suo sguardo. Il suo volto era duro, anche se gli occhi tradivano la sua tristezza. 
- Elisabeth... - esordì Bella, uno dei demoni,. - Sei stata convocata qui perché hai infranto una delle Leggi Originali. Hai stretto una relazione con un appartenente all'Altra Specie ed inoltre... aspetti un bambino da lui.
Dalla folla si levò un mormorio di stupore e disapprovazione.
Janet, l'altro demone al suo fianco prese la parola.
- La nostra specie ha deciso che non possiamo permettere che questo bambino nasca. - dichiarò.
Elisabeth avvertì un fitta al petto e vacillò, aggrappandosi alla guardia accanto a lei per non cadere.
- Voi... voi non potete permetterglielo! – alzò lo sguardo verso la Sorella. 
Faith chiuse gli occhi e rimase immobile per qualche secondo. Elisabeth vide Bella fare lo stesso. Stavano comunicando telepaticamente.
- Ci sarebbe un'altra possibilità. - Finalmente Faith parlò. - Il bambino crescerà sulla Terra, con una famiglia umana.
- Ma sarà un angelo o un... – la voce le si spezzò, incapace di proseguire.
- Possiederà dentro di sé entrambe le parti. Faremo in modo che nella sua vita entrino a far parte un Angelo e un Demone. La sua scelta farà sì che la sua vera essenza si riveli. 
Elisabeth chinò il capo.
- Cosa vogliono in cambio?
- Un Passaggio. - 
Il Passaggio prevedeva che i componenti di una Specie, per redimersi da una colpa, servissero i capi della Specie opposta per un periodo di tempo, a seconda della pena da scontare.
- Quanto tempo? - chiese Elisabeth.
- 1000 anni. - Sentenziò Bella
A Elisabeth mancò il respiro. Nella sala riprese il fastidioso mormorio concitato.
Mai si era vista pena tanto lunga, ma quella era una delle Leggi Originali. Leggi che MAI dovevano essere infrante.
Un angelo e un demone. Opposti per natura. Eppure non erano riusciti ad evitarlo. Lui era stato condannato quella mattina dalla sua specie. Non le era concesso conoscere la sua punizione. Ma i demoni non erano certo famosi per la loro attitudine a rispettare le regole. Di certo erano stati più clementi.
1000 anni. Il solo pensiero di quello che le avrebbero costretta a fare la rivoltava.
Ma il suo bambino doveva vivere.
- Accetto il Passaggio. - sussurrò Elisabeth.
- Sorella... - la voce di Faith in una supplica sommessa.
- Accetto il Passaggio. - ripeté lei, stavolta guardandola negli occhi.
Avvertì una scossa lungo la spina dorsale.
- Elisabeth. sii forte... - la voce dentro la sua testa. Faith stava usando la telepatia. - Io la proteggerò, Sorella.
Elisabeth chinò il capo in un inchino quasi impercettibile. Il suo modo di dirle grazie.
L'angelo bianco riprese il suo tono risoluto.
- Così sia!

5 commenti:

  1. Ciao,
    eccomi sul blog.
    Ti confermo anche qui i miei "suggerimenti" (non sono una scrittrice, solo un'accanita lettrice, quindi prendili come preferisci):

    "Nella sala regnava un fastidioso brusio di voci scomposte." Sembra un po' uno sciogli lingua. Ti propongo:
    "Un sommesso brusio di voci saturava l'intera sala. Pareva il fastidioso ronzio d'uno sciame d'api al lavoro nel loro alveare". o qualcosa di simile.

    "e tutt'intorno alle pareti correvano delle panche per gli spettatori." L'utilizzo di "correvano" non è scorretto. Semplicemente la parola "correre" rende l'idea, in ogni caso, del movimento, che poco s'adatta alle panche. Sostituirlo con "erano disposte delle panche"?

    "altri si limitavano invece a rivolgergli occhiate severe" Secondo me è "rivolgerle".

    Per la questione del passaggio, potresti fare così: togli la frase che spiega cos'è. Poi, dopo "Sentenziò Bella", inserisci "A Elizabeth mancò il respiro. Per redimere la sua colpa, avrebbe dovuto servire i demoni per 1000 anni. Questo era il Passaggio. Le ginocchia le cedettero al solo pensiero." o qualcosa di simile.

    "Ma i demoni non erano certo famosi per la loro facoltà di rispettare le regole." la parola "facoltà" non si adatta molto a quello che vuoi dire. Meglio "ma i demoni non erano certo famosi per la loro attitudine a rispettare le regole".

    Per la questione del narratore, invece, ti conviene rileggere più e più volte, stando attenta ad eventuali "cambi" di punto di vista.

    Per il resto... in bocca al lupo per la tua storia!
    Arya

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  2. ciao. grazie mille per essere passata! ho già corretto il "rivolgerle"; sinceramente è stato scritto molto frettolosamente e non ci avevo fatto caso. Per il resto, grazie dei consigli, ora guardo di risistemare un po' il tutto.
    Ciao!

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  3. se posso darti solo un altro piccolo consiglio da assoluta "profana"... vai avanti a scrivere, finchè hai la storia impressa "a fuoco" nella tua testa. Avrai tempo più avanti per le revisioni. Anche perchè, se riprendi in mano immediatamente quello che hai scritto, difficilmente riesci a vedere chiaramente "l'insieme" e ad apportare le "giuste correzioni". Questo almeno è ciò che consiglia Stephen King, nel suo libro "On writing".
    Ciao!
    Arya

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  4. Ciao!
    siccome Arya(bel nickname!)ha già corretto tutti gli errori, mi piacerebbe darti la mia opinione.
    l'idea, quello che ho intravisto, mi è sembrata bella e originale. mi piace anche il nome della protagonista, ma mi stavo chiedendo: gli angeli sono immortali? Se si, cosa sono 1000 anni, in confronto all'eternità?
    Comunque, il testo è molto scorrevole. A proposito, quando pubblicherai il primo capitolo? Sono curiosissima!
    Buona fortuna, scrittrice in erba!;)

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  5. Ciao,
    io trovo che sia molto bello anche così!

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